In Italia la riabilitazione psicosociale viene svolta soprattutto nelle strutture intermedie dei Dipartimenti di Salute Mentale ed il Centro Diurno è una struttura intermedia di accoglienza diurna deputata alla riabilitazione.
Nell’ambito delle attività terapeutiche e riabilitative previste dal Centro Diurno di Montepaone lido ASP di Catanzaro si colloca il progetto“Tutte le strade portano a Roma “ . Si tratta di un viaggio a Roma sostenuto dall’Associazione AMA Calabria a favore dei giovani che frequentano il Centro Diurno, vi hanno aderito 41 persone complessivamente.
Il progetto, per chi osserva dall’esterno si presenta come un viaggio culturale e risocializzante verso la meta non solo più importante d’Italia ma tra le più belle al mondo.
Nell’ambito di un percorso riabilitativo, il “Viaggio” è un grande obbiettivo raggiunto in termini di acquisizione di competenze personali ma anche lavorative, in quanto parte delle spese sono state sostenute con i piccoli ricavi dei laboratori e con le erogazioni ricevute dall’Associazione AMA Calabria da privati.
La partecipazione ha presupposto la capacità del rispetto di regole di convivenza e di orari rigidissimi che sono stati assolutamente considerati in quanto alta era la stima e la dignità intrinseca nel presente progetto e pertanto massimo è stato l’impegno di ogni giovane a non creare fallimenti.
Il coinvolgimento dei familiari nel percorso riabilitativo dei propri figli ( Family Intervention), in combinazione con l’addestramento alle abilità sociali (SST – Social Skill Training), favorisce una dilazione della ricaduta a cui si associa un maggiore adattamento sociale ed i risultati si ripercuotono positivamente nella maggior parte dei contesti.
Se il Centro Diurno non è più visto come spazio alternativo all’esterno, ma come spazio da cui transitare verso l’esterno, il riferimento e il “luogo” più ampio della riabilitazione non è la sede logistica di un Centro ma “la comunità nel suo insieme”. Solo in questa logica trova collocazione il Viaggio a Roma. La Calabria rappresenta per molti aspetti un contesto difficile, ancora di più per persone che vivono una disabilità e solo se si fa rete tra il servizio sanitario nazionale, il privato sociale ed il volontariato si può offrire un servizio alla persona efficace.