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“Universo, salute e benessere”, un progetto di AMA Calabria in collaborazione con Spazio Aperto e Arci Calabria

STUDENTI ITALIANI ED ESTONI ENTRANO NEI LABORATORI AMA-CALABRIA

È denominato “Universo, salute e benessere” ed è un interessante progetto avviato a dall’associazione Ama Calabria (auto mutuo aiuto) di Squillace, in collaborazione con l’associazione Spazio Aperto e Arci Calabria, grazie al finanziamento ottenuto dalla Regione Calabria nell’ambito del terzo settore.

Le attività organizzate nella sede di Squillace dell’associazione si articolano attraverso un laboratorio tessile, un laboratorio di saponificazione artigianale, la gestione di un emporio solidale e del banco alimentare e di uno sportello di ascolto per famiglie caregiver e persone fragili; sono finalizzate all’inclusione sociale ed all’accompagnamento nel mondo del lavoro di persone in difficoltà, in particolare di quelle con disabilità e non autosufficienti.
Le varie attività sono dirette anche a favorire la partecipazione giovanile attraverso laboratori di teatro e legalità e incontri di formazione rivolti a gruppi di docenti, educatori e famiglie.
Proprio in quest’ultimo ambito rientra la visita che gli studenti dell’Istituto “Fermi” di Catanzaro Lido e dei loro coetanei provenienti dalla scuola di Parnu, in Estonia, grazie ad un progetto di scambio internazionale “Erasmus”, hanno compiuto a Squillace, dove sono stati accolti dai volontari di “Ama Calabria”.


«Abbiamo aperto loro – afferma la psicologa Rosa Conca, presidente di Ama Calabria – le porte non solo fisiche ma anche mentali e culturali del nostro sodalizio sulle tradizioni del territorio, attraverso l’illustrazione della complessa arte della tessitura su telaio e della saponificazione, arti ormai scomparse, che di certo i ragazzi provenienti dall’Estonia non avevano mai visto, ma di cui anche gli studenti calabresi avevano solo sentito parlare.
«La nostra associazione è stata lieta di ospitare gli studenti che stanno vivendo una significativa esperienza internazionale di scambio culturale attraverso l’Erasmus con  il Fermi di Catanzaro Lido.
Abbiamo offerto ospitalità e conoscenza sulle nostre realtà territoriali, coinvolgendo i ragazzi nei lavori laboratoriali attraverso i quali scoprire le tradizioni della terra che li ospita». Dal 2004 Ama Calabria promuove programmi e progetti finalizzati al sostegno delle fragilità e del disagio con particolare riferimento alla salute in tutte le sue forme.
Oltre a gestire un banco alimentare che assiste diversi nuclei familiari disagiati e l’emporio solidale che fornisce gratuitamente abbigliamento e giocattoli per l’infanzia in difficoltà, ha di recente attivato  un progetto sulla tessitura all’antico telaio, che ha preso forma attraverso l’impegno di alcune volontarie.

Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud, 18 marzo 2023

Selezionati 7 progetti di recupero degli antichi mestieri: a Squillace e Girifalco rivive tradizione della tessitura a telaio

Roma – Sette progetti per contribuire alla crescita sociale ed economica delle aree interne del Mezzogiorno, recuperando antichi mestieri e tradizioni e favorendo l’inclusione sociale e lavorativa di persone in difficoltà.
Sono quelli selezionati attraverso il bando “Nel cuore del sud” promosso da Enel Cuore, la onlus del Gruppo Enel, e Fondazione Con il Sud, e rivolto alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia. Le iniziative selezionate saranno finanziate con 1,5 milioni di euro e favoriranno percorsi di accompagnamento all’autonomia di persone con fragilità o a rischio marginalità e disagio, promuovendo la valorizzazione delle vocazioni e delle eccellenze delle aree interne meridionali come il turismo, l’artigianato, l’agricoltura e l’enogastronomia (1.472 comuni su un totale di 2.116).
“Lanciando il bando “Nel Cuore del Sud” abbiamo voluto supportare le realtà che rendono il nostro meridione un’eccellenza per il Paese e oggi ne celebriamo i risultati con soddisfazione” ha dichiarato Michele Crisostomo, Presidente di Enel e di Enel Cuore Onlus “I progetti selezionati rappresentano il meglio della nostra tradizione e fondono perfettamente i valori dell’inclusione e dell’innovazione, essenziali per rilanciare il Sud Italia e l’intero Paese.
Il momento storico che stiamo vivendo richiede più che mai unità di intenti ed è per questo che non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno, in particolare quelle persone che vivono in condizioni di disabilità e fragilità e di emarginazione sociale ed economica”.


“Questi progetti ci dimostrano qualcosa di molto importante: che anche i luoghi più piccoli, lontani, dimenticati del nostro Mezzogiorno, spesso totalmente sottovalutati e abbandonati a malincuore dai giovani, hanno tanto da offrire se si creano le occasioni giuste”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud. “Gli antichi mestieri, le tradizioni locali, le specificità agricole e alimentari di un territorio possono diventare occasioni di riscatto economico e sociale. Possono essere opportunità di coesione sociale e, dunque, di crescita. E’ da qui che si può generare una vera rinascita per questi luoghi”.
I progetti permetteranno il recupero di antichi mestieri e tradizioni che rischiano di scomparire, dalla costruzione dei muretti a secco (Casarano, provincia di Lecce) alla lavorazione artigianale dei libbani (Maratea, provincia di Potenza), corde vegetali prodotte a partire dall’intreccio dell’erba spontanea ‘tagliamani’; dalla tessitura a telaio per la realizzazione di una nuova linea di abbigliamento femminile con filati naturali (Squillace e Girifalco, provincia di Catanzaro) all’intreccio di fibre naturali (valle del Cedrino, provincia di Nuoro) come la tifa – una pianta palustre che cresce spontaneamente lungo i fiumi – per la realizzazione, in sostituzione della plastica, di oggetti di arredo; all’avvio di una sartoria sociale (Galatina, provincia di Lecce) in un bene confiscato, valorizzando l’antico mestiere della sarta e ricamatrice salentina, reinterpretando saperi e tecniche di un tempo attraverso le tecnologie moderne.
Si prevede poi la valorizzazione di alcune tipicità dei territori, dal fagiolo cannellino suscieglio (Sessa Aurunca, provincia di Caserta) ai cereali e legumi dell’alta Murgia (Spinazzola provincia Barletta-Andria-Trani), che saranno trasformati in prodotti per persone con patologie alimentari come la celiachia e il diabete.

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