Ha coinvolto 25 giovani, di età compresa tra i 18-40 anni, inseriti in un programma di riabilitazione psicosociale.
Si è concluso il progetto “Arcobaleno 2014”, che ha coinvolto 25 giovani, di età compresa tra i 18-40 anni, inseriti in un programma di riabilitazione psicosociale.
Si è trattato di un vero e proprio Campo estivo diurno per gli utenti psichiatrici, previste nell’ambito delle attività del Centro di Salute Mentale di Montepaone Lido, diretto da Salvatore Ritrovato e organizzato dal Centro Diurno di Montepaone Lido, diretto da Rosa Conca, finalizzato alle attività di riabilitazione psicosociale previste dal Centro. L’iniziativa, che è durata due settimane, si è svolta nella struttura comunale di Montauro Lido messa a disposizione dall’Amministrazione comunale.
Scopo fondamentale del Campo Estivo è stato quello di offrire una esperienza di socializzazione e di indipendenza dalle famiglie fuori dal contesto terapeutico abituale: una “vacanza”.
Quest’anno, in via sperimentale, il “pacchetto vacanza “ ha previsto anche un’escursione alle Isole Eolie per un gruppo di 43 persone tra familiari , utenti, operatori e volontari. E’ stato un momento di forte aggregazione, di allegria e di amicizia.
Per la chiusura del progetto, è stato anche organizzato un incontro conviviale per 110 partecipanti, alla presenza delle istituzioni sanitarie dell’Asp di Catanzaro e del terzo settore, con l’Associazione Ama Calabria di Squillace, l’Associazione A.FA.DI. di Soverato e l’Associazione AVE AMA di Catanzaro che si occupano del sociale e del supporto alla disabilità.
“Questo incontro – ha spiegato la responsabile del Centro Diurno, Rosa Conca – è espressione di comunicazione e di ospitalità delle famiglie con cui si creano rapporti di alleanza e di fiducia. Questo importante e mirato progetto rappresenta un momento di autonomia per le famiglie e per i loro figli che, entrambi per due settimane, sono stati liberi di vivere reciprocamente in modo indipendente.
È stata sicuramente un’esperienza entusiasmante ed intensa per tutti i giovani, anche la convivenza a stretto contatto con persone nuove ha favorito un alto profilo qualitativo dal punto di vista riabilitativo. Un’iniziativa che è stata possibile anche predisponendo una necessaria programmazione giornaliera individuale di tutti i partecipanti, al fine di valorizzare l’identità di ognuno, attraverso lo sviluppo di nuove modalità di relazione e di convivenza sociale”.
“Il progetto del CSM di Montepaone – ha affermato Antonio Montuoro in rappresentanza della Direzione Generale della ASP di Catanzaro– dimostra come è possibile promuovere la cultura della salute, che non è responsabilità esclusiva del solo settore sanitario, ma investe il contesto familiare, sociale, culturale, economico.
Come ha scritto Alessandro Manzoni ‘Si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene, e così si finirebbe anche a star meglio’”.
Il progetto “Arcobaleno” si è avvalso della collaborazione di 8 operatori dipendenti del Centro di Salute Mentale di Soverato, di volontari dell’Associazione Ama Calabria e del coinvolgimento attivo delle famiglie degli stessi utenti. Hanno aderito al progetto a diverso titolo Rosa Conca Responsabile del Centro Diurno, l’assistente sociale Graziella Massara, gli infermieri professionali Lorenzo Marino, Rosaria Papa, Marina Pasquini e Maria Stratoti, l’economo Franco Roberto e il collaboratore Antonio Napoli.
Tutor esterni (volontari Ama Calabria) che hanno collaborato alla realizzazione del progetto sono stati i dottori Innocenzo Messina, Rosaria Scarpino e Marinella Greto.